giovedì 13 ottobre 2011

venerdì 7 ottobre 2011

Stallman e il post su Steve Jobs

Nessun grande dell'informatica ha potuto esimersi dal commentare la prematura dipartita di Steve Jobs. Sono state tutte parole di grande stima, di grande ammirazione per ciò che Steve Jobs è stato ed ha dato. Ma il commento di Stallman, cazzo...
Stallman ha sempre predicato la libertà di scelta; ho sempre condiviso questa visione, sono per la possibilità di scegliere che software usare, come usarlo. Ho scelto di avere - tra le mila macchine FreeBSD, Linux, Windows che invadono la casa - anche un Mac. Due Mac. E un iPhone. E due iPod. Sono prodotti straordinari, come straordinaria è la mente di chi li ha concepiti; e non sono colorate prigioni informatiche. Sono grandi strumenti di creatività, comunicazione e intrattenimento.
Un aneddoto: ho una stampante in grado di stampare sui CD. E' attaccata ad un PC con Linux. Ho provato a stampare con GIMP, ma la stampa è sempre o un pelino a destra, o un pelino a sinistra. Certo, come utente di un software open source, ho la possibilità di scaricare i sorgenti, moddarli, risolvere il problema, e condividere la soluzione con la community. Meraviglioso. Amo questa possibilità. Ma sono un incompetente. Non ne sono capace. O non ne ho tempo, nè voglia. Allora scelgo di spendere qualche soldo, acquistare un sistema operativo commerciale, su cui c'è un driver non open per la stampante, ma che funziona. Posso stampare i miei CD.
Ho SCELTO di pagare per avere un prodotto di qualità. Ho contribuito a pagare il lavoro di qualcuno che, con il suo lavoro ha contribuito a migliorare un pochettino la qualità della mia vita, e forse di quella di altri. Questo non è un male, è una scelta. 
Jobs ha fatto qualcosa di grande per il "people's computing", ha dato - come gli altri grandi - qualcosa all'umanità.
Cazzo, ho pianto quando ho saputo di Steve... sono proprio #iSad. Caro Richard, ma tu "stay hungry, stay foolish". Sei un grande, devi continuare a contribuire a 'Free Software, Free Society'. 
Ma quoto Adrian Kingley-Hughes, quando dice: "...but this sort of outburst is uncalled for... Reading that has left me shaking my head is disbelief."

giovedì 6 ottobre 2011